Una terra disegna le strade che la percorrono.

Il Monferrato dei grandi vini, celebrati già dalle gens patrizie latine e dagli inglesi nel XVIII secolo, il Monferrato dei castelli e degli infernot, antiche cantine scavate a mano nel tufo, Patrimonio Unesco dell’Umanità, il Monferrato che da due secoli scommette su identità e modernizzazione nel settore vitivinicolo, è da decenni la culla di Vicara, delle sue vigne, delle sue scelte.

Ogni bottiglia Vicara nasce dall’incrocio fra un forte legame con il proprio territorio e un metodo “sartoriale” che decide e controlla ogni singola fase della filiera produttiva, dall’impianto dei vigneti fino all’invecchiamento, e si ispira a tre elementi irrinunciabili: tradizione, innovazione e persone.

La tradizione, coltivata nel rispetto dei metodi antichi di coltura e vinificazione, e nella valorizzazione delle uve autoctone – Barbera, Grignolino, Freisa – da cui Vicara trae sia i grandi classici di ogni giorno, sia etichette di prestigio, premiate anno dopo anno.

L’innovazione, che si traduce in una pluriennale esperienza nel settore dell’agricoltura sostenibile, in raffinati uvaggi con varietà internazionali, e in coraggiosi esperimenti di cru e invecchiamento.
E le persone, che giorno dopo giorno lavorano fra i filari e la cantina, dando vita e vite a Vicara.

 

I terreni di Vicara si estendono per 70 ettari, di cui 33 vitati, sulle splendide colline che si innalzano tra il fiume Po e la piana di Alessandria. Localizzati in posizioni particolarmente vocate, si distribuiscono fra cinque comuni – Salabue, Serralunga di Crea, Ozzano, Treville e Rosignano Monferrato – e sono distinti in tre nuclei – Bricco Uccelletta, Carcanara e Vadmon – a seconda delle diverse caratteristiche geologiche e pedoclimatiche.
I vigneti, di età compresa tra sette e settant’anni, sono allevati a Guyot tradizionale, con potature molto corte e rese contenute, ottenute tramite diradamento realizzato con potatura verde effettuata nel mese di agosto. I terreni sono mantenuti a inerbimento spontaneo, al fine di assicurare una più equilibrata maturazione delle bacche, una maggiore salute delle uve raccolte, e una salvaguardia dell’ecosistema che riduce drasticamente la necessità di interventi esterni. La difesa antiparassitaria è condotta secondo le strategie naturali previste dalla lotta integrata e dall’agricoltura biologica.

 La vendemmia viene effettuata nel momento ottimale di maturazione delle uve e, negli impianti di maggior pregio, a mano e con passaggi successivi per ogni filare; al termine della selezione su nastro delle uve raccolte, una pigiatura realizzata grazie a macchine regolabili che rispettano le caratteristiche delle singole varietà, insieme alla fermentazione a temperatura costantemente controllata, garantiscono una vinificazione perfetta e l’esaltazione dei profumi fruttati e intensi.
Al termine del processo di vinificazione, condotto nella Cascina Madonna di Rosignano Monferrato secondo una sapiente combinazione fra tradizione contadina e moderne tecnologie, i vini vengono affinati in acciaio o legno (barrique o tonneau),quindi imbottigliati e, dopo il necessario riposo, prendono finalmente le vie del mondo.

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